Metamorfosi di Lucy
Un lunghissimo viaggio nel tempo che comincia da Lucy, la prima ominide i cui resti sono conservati nel Museo Nazionale di Addis Abeba. Da qui, dicono gli antropologi, l'avventura dell'umanità ha avuto inizio.
E da questa immagine "primaria" si snoda un percorso che spazia dalle ere più remote ai giorni nostri. Mediante rimbalzi improvvisi che accostano epoche e civiltà lontanissime, le forme attraverso le quali gli esseri umani hanno rappresentato se stessi sono avvicinate una all'altra per assonanze immediate e allo stesso tempo "misteriose": proprio in virtù della distanza di tempo e di luogo che spesso sottostà a questi raffronti.
Secondo il filosofo Maurizio Ferraris, quest'opera è "un favoloso archivio di immagini, che descrivono le metamorfosi della figura e in particolare del volto umano nelle culture e nei tempi più disparati. Un archivio che vale in sè e che contemporaneamente attiva, in un gioco di tradizioni, traslazioni e trasformazioni, il nostro personale archivio , le immagini che ci portiamo dentro nella nostra memoria culturale".
"Le metamorfosi di Lucy" è un lavoro che si è sviluppato nel corso di un anno, a partire da diverse migliaia di fotografie. Da questo enorme archivio ne sono state alla fine selezionate 150. Con un epilogo che lascia aperte diverse letture. Perché in fondo, finchè la donna e l'uomo vivranno, potrà avere infinite varianti.